Ho un piacevole ricordo dei filetti di sogliola dai tempi dell'infanzia. Si cucinavano in maniera molto semplice, con una croccante panatura, ma ero la bambina più felice del mondo quando sentivo il profumino richiamarmi a tavola! A volte cedo ancora a quella tentazione buttandoli in padella ricoperti di pangrattato di riso con un filo d'olio. Questa volta, però, li ho voluti rivisitare. L'ho fatto con l'aggiunta di un ingrediente che ha una storia. Che io sia particolarmente propensa alle sperimentazioni ormai è risaputo, ma che riesca a farle apprezzare a palati restii.....questa è una grande conquista!! Ho assaggiato la prima volta l'alga Wakame nella minestra di un ristorante giapponese. Mi è piaciuta molto la consistenza, tanto da immaginarla in mille altre versioni. Il tempo di assimilare l'ultimo cucchiaio e occupava un posto in dispensa. Qualche giorno fa ho avuto ospite un'amica. Un'amica speciale, Chiara. E' la mia Cucciola. La chiamo così per affetto, ma anche perché in certe cose è veramente....cucciola. Come nel mangiare. Spesso mi perdo ad osservarla mentre seziona e seleziona il cibo nel piatto. Dev'esserci un criterio per cui certe gradazioni di colore proprio non riescano a salire sulla forchetta. Ti sistemo io, ho pensato. Le ho proposto un'insalata con mela, finocchio crudo, semi di zucca e.....alga Wakame. Da non crederci: mi ha ripulito il piatto (oltre ad essere stata capace di finirsi 150 g di semi di zucca in un solo giorno)! Così mi sono detta che se lei ha apprezzato questa particolare consistenza, chiunque avrebbe potuto riuscirci!! In questa ricetta c'è un po' di Chiara e ve la propongo con estremo piacere.
Ingredienti
2 filetti di sogliola
3 g di alga Wakame (peso da secca, che corrisponde a circa 1 striscia)
10 g di pistacchi sgusciati non tostati (e non salati)
la scorza grattugiata di mezzo limone
2 cucchiai di farina di riso
sale
olio evo
Mettete in ammollo l'alga Wakame per 15 minuti in acqua fredda. Tritate i pistacchi con la scorza di mezzo limone e mettere da parte.Sciacquate i filetti di sogliola, stendeteli su un tagliere con la parte della pelle rivolta verso il basso, salateli e tagliateli per il lungo in strisce alte 3 cm. Prendete una striscia e passate la parte della pelle nella farina di riso. Adagiatela su un piatto piano lasciando la polpa verso l'alto, che coprirete con l'alga.
Cospargete poi con la granella di pistacchio e scorza di limone, arrotolate su se stesso come una chiocciolina il filetto di sogliola e infilzatelo su uno spiedo. Ripetete l'operazione con ciascuna striscia. Per ogni spiedo non mettete più di 3 rotolini: dovranno rimanere separati tra loro durante la cottura.
Rivestite una teglia con carta forno, adagiate gli spiedi, cospargete con un filo d'olio evo e ancora un pizzico di sale e infornate, a 200°, per mezz'ora.
L'interno risulterà ben cotto e morbido. L'esterno rimarrà croccante e dorato. Il contrasto risulterà decisamente sfizioso e gradevole.
Io ho accompagnato questo secondo con dei semplicissimi nidi di zucchina gratinati.
Ciao Erica ho sbirciato un pò delle tue ricette e molte le ho copiate perchè molto interessanti ( ho una famiglia particolarmente esigente!) grazie e con piacere ci siamo unite ( siamo due sorelle che condividiamo il blog ) se ti và vieni a trovarci ed unirti anche tu ai nostri follower
RispondiEliminaUn abbraccio
Patrizia di Cucina con Dede
Grazie Monica!! Un abbraccio
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