lunedì 27 febbraio 2017

Pasticcini di carote, arancia e mandorle alla cannella e cioccolato bianco

Forte del mio nuovo, mega, estrattore di succo, quello in cui, finalmente, posso inserire anche la frutta secca, rassegnata alla mia incessabile voglia di dolce, mi sono voluta approcciare ad una nuova sfida: creare un pètit dessert, perfetto per qualsiasi momento della giornata, che limitasse la quantità di zuccheri raffinati (che qui sono presenti SOLO nella goccia di cioccolato bianco versato in superficie) e decisamente in stile healthy. Così prendo una carota, un'arancia e una mandorla, le guardo, le scompongo e le ricompongo. Arrotondo il sapore con un tocco di cannella, creo un equilibrio tra i sapori con una moderata dose di inulina*, e chiudo un cerchio perfetto con un "colpo di gola". Che, dosato in queste quantità, ci sta senza pesare, né sul metabolismo, né sulla coscienza ^_^ Metto in frigo, lascio riposare, assaggio. Una favola!!!!! Leggero, fresco, gustoso, goloso, appagante. Tutto quello che cerco in un dolce. Lontana anni luce dalle forme burrose e pastose che hanno sempre rappresentato la mia massima espressione di pasticceria, oggi affermo di aver trovato una dimensione perfetta. Perché al dolce non so resistere. Tanto vale cedervi con convinzione ^_^

Ingredienti

300 g di carote (pulite)
60 g di mandorle pelate
40 g di olio di cocco
1 arancia bio
25 g di inulina (io ne ho utilizzati 20 g)
50 g di cioccolato bianco
2,5 g di agaranta
1 cucchiaino di miele d'arancio
cannella a piacere
acqua q.b.
10 mandorle con la pelle

Sbucciate le carote ed inseritele nell'estrattore. Procedete, quindi, con le mandorle pelate. Prendete la polpa ottenuta dall'estrazione e mettetela in una ciotola. Unite la scorza dell'arancio grattugiata, l'inulina, cannella a piacere e l'olio di cocco. Mescolate bene, quindi trasferite tutto in uno stampo da plumcake in silicone. Fate riposare nel freezer per circa mezz'ora.
Tagliate l'arancio a pezzi, eliminate le estremità e passate anche questo nell'estrattore.
Prendete il succo (di arancia, carota e mandorle insieme) e aggiungete acqua fino ad arrivare ad un peso di 300 g. Stemperate l'agaranta, poi mettete sul fuoco, aggiungete il miei e portate ad ebollizione. Abbassate la fiamma e cuocete, girando con un cucchiaino, per 1 minuto. Spegnete la fiamma e lasciate intiepidire.
  Quando inizierà ad addensarsi, versatelo sullo strato di polpa di carota e riponete lo stampo in frigorifero.
Lasciatelo riposare per circa 3 ore. A questo punto estraetelo dallo stampo e tagliatelo in piccoli lingotti.
Sciogliete il cioccolato bianco a bagno maria, quindi versatene una piccola quantità su ciascun pasticcino.
Tagliate le mandorle a metà e inseritene una arte sopra ciascun lingotto.
Fate riposare in frigorifero fino al totale raffreddamento del cioccolato. Spolverizzate con cannella e gustate.

Poi gustate.
Poi gusate.
Poi gustate.

Già finiti? .....ops..... ^_^



*L’inulina è un oligosaccaride dalle caratteristiche uniche che permette di risolvere tantissimi problemi di salute dato che agisce sul secondo cervello, ovvero l’intestino, apportando dei profondi cambiamenti in breve tempo potenziando moltissimo la nostra capacità digestiva, di assimilazione e di difesa dai virus, batteri e funghi. Scopri di più...

lunedì 20 febbraio 2017

Petto di pollo farcito con verza, frutti rossi e nocciole

Si cerchino una momentanea distrazione da questa pagina gli amici vegani e vegetariani per questa mia parentesi carnivora. Rara, ma comunque presente, a cadenza regolare, nel mio quadro alimentare.
"Lo farai felice, Massimo. Perché non gli lasci rimasugli". Già, il mio macellaio di fiducia, che mi vede solo quando finisco le scorte di pollo, è felice che io gli dica "separami tutto, petto, ali, cosce, sovraccosce. E..... dammi anche il collo, che ho voglia di un buon brodo". Le zampe se le tiene strette, ma la prossima volta non la scampa. Non è forse della gallina che non si butta via niente? Ahahahahahah. I suoi polli sono buoni, non c'è dubbio e io mi diverto ad arricchire la loro semplicità con sapori sempre nuovi, talvolta bizzarri, sempre appaganti. Questa volta è nata la sfida di una farcitura audace. La dolcezza della frutta, la nota pungente del cavolo verza, la croccantezza delle nocciole e una crosticina sfiziosa a mo' di panatura all'esterno. Beh, io mi avvalgo della preziosa alleanza con una friggitrice ad aria calda che rende tutto più leggero e lascia, così, che i sapori delle materie rimangano liberi di esprimersi naturalmente. Per chi ancora non avesse ceduto ^_^ il forno può sempre rappresentare una valida alternativa. Insomma, trovate il vostro escamotage, ma provate questo piatto: rimarrete meravigliati!

Ingredienti

170 g di petto di pollo intero
50 g di nocciole sgusciate
30 g di frutti rossi essiccati
1 spicchio d'aglio
2 foglie di alloro
40 g di foglie di cavolo verza
20 g di miele d'arancia
1/2 cucchiaino di foglie di aneto essiccato
albume d'uovo
sale rosa
pepe
1 cucchiaio di fiocchi d'avena
1 cucchiaio di pangrattato (io di riso)
olio evo

4 foglie di cavolo verza
1/2 pera Williams

Fate ammorbidire in acqua i frutti rossi, per almeno un paio d'ore. Strizzateli e insetiteli in un boccale. Aggiungete le nocciole, l'aglio, le foglie di alloro, l'aneto, il sale, il pepe e tritate tutto.
Lavate le foglie di cavolo verza, asciugatele bene e tagliatele a striscioline. Unitele al trito di frutti rossi e frullate nuovamente, aggiungendo anche il miele.
Incidete il petto di pollo in modo da ricavare una tasca. Farcitelo con il trito appena preparato e chiudetelo sigillandolo bene con un filo o con degli stuzzicadenti.
Sistemate su un piatto il pangrattato e i fiocchi d'avena e mescolateli tra loro. A parte versate del tuorlo d'uovo (io uso quello pastorizzato, ma in alternativa potreste usare un uovo o una parte di questo), passateci il petto di pollo farcito. Rotolatelo nel pangrattato e lasciatelo riposare per una decina di minuti. In questo modo la panatura aderirà bene alla carne.
Irrorate leggermente la superficie con dell'olio evo, quindi cuocete per 30 minuti nel cestello della friggitrice ad aria calda, oppure in forno, a 200°.

Nel frattempo lavate le restanti foglie di cavolo verza, asciugatele e tagliatele a julienne. Tagliate a bastoncini anche la pera e unitela al cavolo. Condite con olio, sale e pepe a piacere.
Quando avrete ottenuto una bella crosticina dorata, estraete il pollo farcito e lasciatelo riposare qualche minuto.

Tagliate la vostra tasca a fettine non troppo sottili e servite accompagnandolo con l'insalata.
Dolcezza, pienezza, freschezza, per un piatto che vi sorprenderà.

lunedì 13 febbraio 2017

Croissant di farro e grano arso al burro vegetale e ripieno di cioccolato

Ormai da tempo, da molto tempo, avevo messo da parte lievito e farina. Troppe salite frapposte tra il desiderio di un buon croissant e....un buon croissant ^_^ Così, rassegnata al battere del tempo, ho atteso che le energie trasmesse agli impasti tornassero ad essere nuovamente quelle positive. Quelle che sono già un passo verso il successo. Alla fine anche la cucina, nella sua concezione più ampia, insegna. Insegna che spesso chiediamo troppo a noi stessi, insegna che per un successo servono decine di fallimenti, insegna l'arte della pazienza, e della costanza, insegna che talvolta è necessario fare un passo indietro, che tutto è vita e va ascoltato e rispettato: tempi, sapori, esigenze. E insegna che poi, non importa dopo quanta attesa, le soddisfazioni arrivano.
In un incontro tra sogno e realtà ho sfornato i miei cornetti speciali. Non perfetti, ma sani e appetibili anche per una salutista incallita come me. Che adora la sfogliatura ricca e sconvolgente, ma che non ne sopporta  più neanche l'odore. Ho voluto, ho cercato ed ho trovato il mio burro. E la prossima volta ne aumenterò la dose per ottenere un risultato più stratificato. Vegetale. Sano. Di certo calorico, ma con l'attenuante.
Questi croissant hanno il peso di una nuvola e la consistenza dello zucchero filato. E un cuore......un cuore.....un cuore intenso e fondente che strega!!

Ingredienti

Per l'impasto
300 g di farina di farro integrale
100 g di farina di Tipo 1
5 g di farina di grano arso
30 g di lievito madre secco
75 g di zucchero di canna Demerara
20 g di malto d'orzo
50 ml di olio evo delicato
1 uovo

Per il burro vegetale
35 g di burro di arachidi*
75 g di olio di cocco

Per il ripieno
100 g di cioccolato fondente
50 g di datteri
25 g di latte vegetale

1 cucchiaino di miele
1 cucchiaio di albume

*Preparato con 65% di arachidi, 15% di olio evo e 20% di sciroppo di malto, o miele (più, a piacere, un pizzico di sale)

Setacciate le farine insieme al lievito madre e inseritene metà nella ciotola dell'impastatrice. Aggiungete il latte vegetale tiepido, il malto d'orzo, lo zucchero di canna e l'uovo. Iniziate ad impastare, unendo la restante farine, un cucchiaio alla volta. Per ultimo versate l'olio a filo. Lavorate la pasta fino a quando otterrete un impasto incordato.
Trasferite tutto in una terrina infarinata, coprite con un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo lievitare fino al raddoppio. A me ci sono volute 6 ore.
Preparate il ripieno fondendo il cioccolato vegetale insieme al latte. Unite i datteri privati del nocciolo e frullate tutto fino ad ottenere una crema omogenea. Tenete da parte. Raffreddando diventerà una pasta morbida.
Sciogliete l'olio di cocco e versatelo sul burro di arachidi. Mescolate energicamente con una frusta fino ad ottenere un liquido omogeneo. Mettete in frigorifero e, ogni 10 minuti, girate, per amalgamare bene le parti che, poco alla volta, si rapprenderanno.
   Quando il vostro impasto satà lievitato, trasferitelo su un piano infarinato e stendetelo in un rettangolo 2:1.
Coprite 2/3 della superficie con il burro, formando uno strato uniforme, quindi piegate il lembo di impasto rimasto pulito verso il centro, e chiudete con l'ultima piega anche la parte imburrata. Effettuate nuovamente la piega a tre nel verso opposto, avvolgete in un foglio di pellicola trasparente il panetto ottenuto e lasciate riposare in frigorifero per 1 ora.
Riprendete l'impasto, stendetelo con un mattarello su una superficie infarinata ed effettuate una piega a tre. Impacchettate nuovamente e lasciatelo un'altra ora in frigorifero. Effettuate l'ultimo passaggio con una piega a quattro (prima in due in un verso. poi in due nell'altro) e lasciatelo ancora un'ora a riposo nel frigorifero.
Stendete, a questo punto, il vostro impasto in una sfoglia lunga e rettangolare alta circa 20 centimetri.
Tagliate i votri triangoli, a mano o con il mattarello sagomato) e sistemate alla base di ciascun triangolo un cucchiaino di farcitura al cioccolato. Arrotolate i triangoli e adagiateli, ben distanziati tra loro, su una placca rivestita da carta forno. Copriteli con un foglio di pellicola trasparente e lasciateli lievitare per 12 ore. Io li ho lasciati per l'intera notte.
Accendete il forno e portatelo ad una temperatura di 180°. Nel frattempo mescolate l'albume con il miele e spennellate la miscelasu ciascun croissant.
Infornate e cuocete per circa 30 minuti, controllando la doratura della superficie.
Quando saranno pronti sfornateli e lasciateli raffreddare su una gratella. Resistere a questo passaggio è cosa assai difficile ^_^ ma è consigliato.
Gustatevi i vostri soffici cornetti e, solo quando saranno perfettamente raffreddati, conservate quelli rimasti inun sacchetto ben chiuso, nel congelatore.
Volendo potreste congelarli a crudo, prima della lievitazione delle 12 ore. All'occorrenza vi basterà estrarli, lasciarli una notte intera sulla placca e cuocerli al momento.

Non serve aggiungere altro. Sapete cosa c'è dentro e non sono conservanti ^_^ Solo bontà, genuinità e taaaaaaaaaaanto sapore!


lunedì 6 febbraio 2017

Peanut choco cookies con gemme di sale integrale

A questi cookies ci sono arrivata un po' per caso. Intenta ad autoprodurmi il mio immancabile burro d'arachidi, mi sono imbattuta in una consistenza che mi ha letteralmente rapito. In realtà non c'è voluto molto: dopo il primo giro di lame, ho aperto il boccale per mescolare l'intruglio e....e.... morta!! Una granella sfiziosa, legata da una glassa dolce e arricchita da gemme di sale ha messo a dura prova le mie capacità di autocontrollo. Ho così virato le mie intenzioni ed ho creato dei biscotti-prova. Sorprendenti, sì, ma non immortalati, quanto meno nelle fasi di preparazione. E sapete bene quanto ci tenga!!! Come dite? Una scusa? Forse sì, o forse no, visto che, per quanto sia restia alla replica, in un'occasione ho dimostrato di essere l'eccezione vivente ^_^ Di certo fu che, nel momento stesso in cui davo forma ai nuovi sovrani (perché lo sono, rubando il podio ai sopra menzionati), sapevo che avrei replicato, e ancora, e ancora. E così, ma non solo, è stato. Nell'intento di arrivare a darvi testimonianza di quanto sia tangibile il paradiso, ho corretto qualche piccolo dettaglio fino a trovarmi, oggi, a presentare un perfetto equilibrio di contrasti e armonie. Biscotti che sono la prova di quanto esistano alchimie da cui non si può fuggire. E oggi affermo che resistere a questi cookies per me è veramente impossibile: basta un solo morso per non riuscire a liberarsi dal desiderio di volerne ancora. Arachidi, cioccolato, sale e una nota agrumata. Io non chiedo nulla di più!!

Ingredienti

150 g di arachidi sgusciate
60 g di malto di riso*
160 g di cioccolato fondente
50 g di fecola di patate
40 g di fiocchi d'avena*
35 g di latte d'avena*
15 g di polline
1 cucchiaino raso di sale grosso integrale
1 limone bio (scorza)
cannella
cocco rapé

*per i celiaci accertarsi che siano privi di glutine

Inserite le arachidi in un boccale, unite il malto di riso, il sale integrale e frullate fino ad ottenere una granella non troppo fine.
Tagliate il cioccolato fondente, con un coltello, in piccoli pezzi e unitelo alle arachidi. Aggiungete i fiocchi d'avena e il polline e mescolate bene. Unite la cannella, la scorza di limone grattugiata e mescolate ancora.
Terminate con la fecola, il latte e impastate, fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Date al composto la forma di un salame, ben compattato. Rotolatelo nel cocco rapé e avvolgetelo in un foglio di carta forno, o di pellicola trasparente.
Sigillatelo bene e ripontelo nel freezer per un paio d'ore.
Riprendetelo e tagliatelo a fettine spesse circa 1 centimetro. Sistematele su una placca da forno e cuocetele, per 20 minuti, a 180°.
Al termine della cottura, quando saranno ben dorati, estraeteli e lasciateli raffreddare. In questo modo acquisiranno croccantezza e friabilità.

Non servirà dirvi di goderne: sarà istinto, forza, desiderio, conferma, stupore, magia, travolgenza, incanto.

Seppur croccanti, la consistenza friabile li rende leggeri e sfiziosi. Una coccola irresistibile che crea una vera e propria dipendenza.

Questi biscotti potrebbero essere la nuova droga del millennio :D