venerdì 12 dicembre 2014

Frollini salati di ceci neri e pecorino al cardamomo: il momento giusto arriva sempre e sempre all'improvviso

L'estate scorsa mio fratello mi omaggiò, di rientro dal suo viaggio di lavoro in Sardegna, di un pezzo di pecorino. Conoscendo la mia solerzia nel consumare quel tipo di formaggio, mia madre provvide a metterlo sottovuoto, poi me lo consegnò. Sono passati giorni, e settimane, e mesi. Guardavo di sfuggita quel pezzo di formaggio, ad ogni apertura di frigorifero, senza sentirmi ancora illuminata. Non avrei consumato quel formaggio in semplici fettine. Gli avrei riservato un'interpretazione doc. A costo di aspettare ancora giorni, e settimane, e mesi. L'idea arrivò, come spesso mi accade, nell'istante stesso in cui aprii gli occhi, in un qualunque risveglio di una qualunque giornata. Perché non passa mai più di mezzo secondo, da quando la veglia sopraggiunge, prima che il mio cervellino inizi a macchinare. E se uno dei primi pensieri è una ricetta, allora quella ricetta non dev'essere ignorata. Generalmente in quell'istante arrivano le idee illuminanti, quelle che non possono essere sottovalutate e che, soprattutto, sono vincenti senza ulteriori perfezionamenti. Ceci neri in dispensa, e l'immagine allettante di un matrimonio perfetto con la sapidità del pecorino. E come fosse un gesto abituale, mi alzo, metto l'acqua a scaldare e metto i ceci in ammollo. Naturale, no? Il risultato è stato all'altezza dell'idea, confermando la tesi che il mattino ha veramente l'oro in bocca.
Ovviamente la quantità di pecorino non è terminata in un solo piatto, per cui tenetevi pronti al seguito della novella ^_^

Ingredienti

70 g di ceci neri secchi (160 g bolliti)
50 g di pecorino sardo
70 g di burro di arachidi salato
2 bacche di cardamomo
sale

Se utilizzaste ceci neri, metteteli in ammollo per almeno 12 ore, quindi bolliteli in abbondante acqua salata fino a quando saranno morbidi. Scolateli e lasciateli raffreddare.
Tagliate a tocchetti il pecorino e sminuzzatelo, insieme ai semi di cardamomo. Unite i ceci, il burro di arachidi e un pizzico di sale. Frullate tutto, fino ad ottenere un impasto compatto e omogeneo. Avvolgetelo in un foglio di pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per un'ora circa.
Riprendete l'impasto e stendetelo su una spianatoia infarinata, formando uno strato spesso circa mezzo centimetro.
Tagliate i biscotti della forma preferita e sistemateli su una teglia coperta da carta forno.
Portate il forno a 175° e, quando sarà in temperatura, cuocete per 30 minuti. Controllate che prendano un colore dorato, ma che non secchino troppo. Una volta pronti sfornateli. Trasferiteli su una gratella e lasciateli raffreddare. In questo modo perderanno la morbidezza della cottura e diventeranno friabili e croccanti.
Non vi rimane che assaporarli. Farciti o al naturale, come accompagnamento o aperitivo, l'intensità dei sapori e la leggerezza del morso vi faranno apprezzare ogni singolo boccone.

Conservateli in una scatola di latta, o in un barattolo di vetro e manterranno la loro fragranza per una decina di giorni. Anche di più, ma.... i miei non ci sono arrivati ^_^


mercoledì 10 dicembre 2014

Caramelle di cavolini in pasta fillo con germogli e pistacchi: dall'orto al palato con un soffio di magia

Da quando mi proposi con quella sorta di inizializzazione alla fillo ho fatto passare un po' di tempo, prima di dare seguito a quel primo piatto, che tanto avete apprezzato. A dirla tutta questa è stata la preparazione che ha dato termine alla scorta di fillo. Ecco il motivo per cui la realizzazione non è perfetta. Per quanto abbia posto tutta l'attenzione possibile nella conservazione, la pasta è seccata un po', per cui la formazione delle caramelle ha comportato quel difetto nella rottura. Ma sapete cosa vi dico? Chissene dell'aspetto, quando ho assaggiato questi bocconcini non ho pensato ad altro, se non alla perfetta riuscita nell'incontro di sapori e consistenze. E il crunch del morso.... come ve lo spiego? Mamma coglie cavolini di Bruxelles a tutto spiano dal suo orto e io li adoro tanto da chiederle continuamente "ce ne sono per me?". Ad oggi è l'unica forma di "cavolo" che il mio stomaco riesce a digerire, per cui..... cavoletti a non finire!!!! Sono buoni, ricchi di proprietà e fanno bene al corpo e allo spirito. Ovviamente è un modo diverso di concepire un antipasto, o un aperitivo. Ma lo sapete, io sono fatta così ^_^

Con questa ricetta partecipo al contest de La Taverna degli Arna
Il Natale che non ti aspetti - Categoria antipasti
 Ingredienti

8 fogli di pasta fillo
12 cavolini di Bruxelles
150 g di germogli di soia
15 g di pistacchi di Bronte
farina di riso
sale
olio evo

Pulite i cavolini, eliminando le foglie più esterne. Bolliteli in acqua salata per cinque minuti circa, quindi scolateli e fermate la cottura immergendoli in acqua ghiacciata. Teneteli da parte.
Fate sbollentare anche i germogli di soia. Basteranno un paio di minuti, quindi trasferiteli su un canovaccio pulito, allargateli bee e lasciateli asciugare. Quando saranno freddi, infarinateli e fateli saltare in padella, a fiamma viva, con un buon cucchiaio di olio evo. Salateli a piacere e lasciate che dorino bene, facendoli saltare in modo che la rosolatura sia uniforme.
Prendete ora 4 fogli di fillo. Spennellateli con olio in modo che siano completamente coperti, quindi sovrapponete su ciascuno, uno dei 4 fogli rimasti senza olio. Tagliate in tre strisce ciascun doppio strato, spennellate ancora di olio la superficie e posizionate su un lato una forchettata di germogli dorati.
Tritateci sopra un po' di pistacchi e posizionate nel centro un cavolino di Bruxelles. Iniziate ad arrotolare il lato più corto della striscia di fillo, chiudendo bene ai lati la pasta, a formare una caramella.
Posizionate le caramelle su una teglia coperta da carta forno e cuocete a 180° (il forno dovrà essere in temperatura quando infornerete!!) per 10 minuti. Controllate che i bordi non scuriscano troppo. Sfornateli quando satanno croccanti e sfogliati.
Serviteli su un letto di germogli saltati in padella e.... divertitevi a scartare le vostre caramelle.
Ma divertitevi anche ad osservare come preferiscano assaporare queste delizie i vostri compagni di tavola. Ci sarà chi partirà dalla sfoglia esterna, chi addenterà direttamente il cuore, chi finirà tutto in due bocconi, chi srotolerà.
In ogni caso, è garantito, questi bocconcini sono puro piacere!!

E badate bene che con la fillo non ho finito!!!!! La ricetta è stata riadattata nelle dosi, perché sarebbe dovuta essere per 4 persone, ma io l'ho preparata solo per me e vi garantisco che non sono arrivata oltre le 3 caramelle ^_^

lunedì 8 dicembre 2014

Frollini al mandarino con ripieno alle mandorle: scoperte che spostano i confini e idee che li raggiungono

Avevo appena riempito un vasetto con la mia meravigliosa farina di mandarino, che vi presentai qui. Un colore intenso che riempie l'espositore di barattoli, e un profumo che riempie la cucina. E proprio quando per la testa mi giravano un paio di idee, una cara amica mi racconta della sua nuova intolleranza al glutine, ai latticini e al lievito. E basta?????? Ci penso io, mi sono subito detta. Così ho messo insieme le idee e ho creato queste meraviglie. L'assaggio è travolgente, intenso e pungente. La consistenza di questo impasto è pazzesca e il ripieno così ricco è la ciliegina sulla torta. Niente uova, niente latte vaccino, niente glutine e niente lievito. Impasto perfetto per Paola, che ama (per fortuna) i mandarini ^_^ E infatti sono stati un successo. Dalla prima volta in cui sperimentai questo biscottino, l'ho replicato già tre volte. Non riesco a resistere al richiamo di questi sapori. Ma non riesco neanche a tenerli per me: questi sono i biscotti che hanno fatto il giro di più palati, fino ad ora. Così, quando ho saputo che la mia dolce nocciolina Lucrezia sarebbe stata nella mia zona per il weekend, ho voluto approfittare per andarmela ad abbracciare tutta ^_^ E secondo voi avrei potuto risparmiarle un assaggio? AssaggINO, lo confesso (e mi scuso), ma l'improvvisazione della serata non mi ha lasciato molte possibilità, se non condividere le poche scorte che custodivo gelosamente nel barattolo di vetro, ma mi è parso di capire che.... sia stato un successo. Adesso posso anche svelarle la ricetta ^_^ E a voi posso dire: vi fidate?

Ingredienti

Per l'impasto
65 g di farine di mandorle
55 g di farina di riso
10 g di farina di mandarino
10 g di farina di soia
30 g di zucchero di canna Demerara
1 pizzico di bicarbonato
20 g di burro di arachidi salato
50 g di olio di semi di soia
20 ml di latte d'avena

Per il ripieno
30 g di pasta di mandorle
20 g di mandorle pelate
5 g di farina di mandarino
15 ml di latte di avena

Setacciate le farine e mescolatele, insieme al bicarbonato.
Create una crema con il burro di arachidi, l'olio e lo zucchero. Unite poco alla volta le farine e il latte. Impastate velocemente senza surriscaldare l'impasto.
Create  un panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora.
   Nel frattempo preparate il ripieno. Frullate le mandorle, quindi unite la pasta mi mandorla, la farina di mandarino e il latte d'avena. Lavorate tutto fino ad ottenere un composto ben amalgamato.
Compattatelo bene e lasciatelo riposare, anche questo al fresco.
Quando sarà trascorso il tempo di riposo, riprendete l'impasto. Sarà piuttosto farinoso, ma non abbiate timore, il risultato sarà perfetto. Prendete uno stampo per baci di dama in silicone. Sistemate una parte di impasto in ciascuna forma e schiacciatelo bene sulle pareti, creando un buco nel mezzo.
Sistemate al centro una pallina di ripieno, schiacciandolo in modo da lasciarlo piatto in superficie. Coprite con il rimanente impasto e schiacciatelo bene. Compattate bene tutto. Le dosi indicate saranno sufficienti per uno stampo da 24 biscotti.
Accendete il forno e, raggiunta la temperatura di 180°, infornate lo stampo e cuocete per 20 minuti.
Controllate che la superficie sia dorata, quindi sfornate e lasciate raffreddare. Quando saranno freddi, estraete i biscotti. In questo modo non rischierete di romperli.
Ora non vi rimane che assaggiare e.... comprendere la meraviglia ^_^

La terza replica ha subito una piccola modifica: al posto della pasta di mandorle li ho farciti con mandorle, farina di mandarini e cioccolato bianco. Serve che vi dica quanto siano stati di successo? Ovviamente rimane la dolcezza e il cioccolato permette di legare tutto senza l'aggiunta di latte. A voi non rimane che decidere la farcitura preferita. E magari arricchirla con sapori a vostro piacere.

Se mantenuti in un barattolo di vetro o in una scatola di latta, questi biscotti si conserveranno per una buona settimana. Sempre che la condivisione non faccia piazza pulita delle vostre scorte ^_^

Celiaci, vegani e intolleranti accontentati e..... golosi ampiamente soddisfatti!!

venerdì 5 dicembre 2014

50 sfumature di.... mela: millefoglie di 'mela'nzana, il piacere di esserci e di conquistare nuovi palati

Solitamente fatico ad aderire ai contest. I motivi sono fondamentalmente due: cucino per ispirazione e senza dovermi sentire alle strette per non aver organizzato bene i tempi. Ma quando Valentina mi ha parlato della sua iniziativa, non ho davvero potuto fare a meno di aderire. 50 sfumature di.... mela è un progetto che mette insieme foodblogger di diverse piattaforme che condividono una grande passione e che si impegnano a proporre 50 differenti ricette a base di uno degli ingredienti più semplici, buoni, naturali e irresistibili della cucina: la mela. Confesso che la classica torta di mele mi fa impazzire, ma avrei mai potuto proporre qualcosa che non avesse, come ingrediente fondamentale, un po' della mia follia?
Dal momento che non mi offendo se, invitandomi a casa vostra, mi chiedeste di cucinare (e mi è successo diverse volte....), quando organizzai la serata di lavoro a casa della mia amica Fio, santa donna che cerca di farmi appassionare di una materia che odio con tutta me stessa, mi proposi di pensare alla cena. Desiderosa di mangiare, dopo tanto, un bel tentacolo di polpo arrostito (ricordate questo meraviglioso piatto?), mi venne un'idea bizzarra per il contorno che avrebbe dovuto accompagnarlo. Quale migliore occasione per mettere insieme desideri e rispettare un impegno preso?
Non so esattamente da dove sia partita l'idea. Ho immaginato una melanzana, ma dal momento che il polpo mi piace molto accompagnato dalla frutta, ho pensato che quella melanzana si sarebbe potuta impreziosire. Proposi questo piatto a Fio e a sua cugina, in visita caffè che si è trasformata in visita chiacchiera assaggio e poi bevo il caffè, e fu un grande successo. Tanto che mi chiesero la ricetta per poter replicare il piatto in occasione di una cena di famiglia. "Non la fotografi?", mi ha chiesto Fio appena sfornata la pirofila. "Fotografi tutto, e a casa mia non lo fai?". Risposi che, se fosse stata una buona scelta, avrei replicato la preparazione, documentandola per il blog. E allora eccomi qui, nella replica che è perfezionamento, a proporvi questo piatto che da oggi diventa una delle mie migliori realizzazioni. Per semplicità, per genuinità, per leggerezza, per gusto. Per tutto questo messo insieme.

Ingredienti

1/2 melanzana
1 mela (io ho utilizzato le mele deliziose dell'orto di mamma)
3 noci
1 cucchiaino di frutti rossi
1 cucchiaino di bacche d'avena
sale nero di Cipro
3 bacche di cardamomo
olio evo
sale grosso

Lavate la melanzana, asciugatela bene e tagliatela a metà nel verso della lunghezza. Prendetene una parte, eliminate il picciolo con un taglio trasversale e praticate dei tagli, sempre trasversali, ricavando delle fettine di mezzo centimetro di spessore. Non arrivate fino in fondo. In questo modo la melanzana rimarrà unita.
   Cospargete le fettine con del sale grosso e lasciatela in posa, leggermente schiacciata, per un paio d'ore. In questo modo perderà il liquido di vegetazione che la rende amarognola.
Terminato il tempo di posa, sciacquatela e tamponatela, in modo da asciugarla al meglio.
Tagliate a metà una mela, precedentemente lavata (io in genere uso i frutti cn la loro buccia, ma potrete anche sbucciarla, se preferiste), togliete il torsolo con uno scavino e tagliatela a fettine sottili.
Sistemate ciascuna fettina tra le fette di melanzana, spingendo con delicatezza lo spicchio fino in fondo. Irrorate con un filo d'olio evo.
A questo punto prendete i semi delle bacche di cardamomo e pestateli in un mortatio con del sale nero di Cipro. A parte preparate un trito, a coltello, di noci, fiocchi d'avena e frutti rossi.
Mescolate tutto, quindi cospargete la melanzana, facendo in modo che il crumble entri tra le fettine. Non abbiate timore di esagerare: più saranno ricche, più saranno saporite.
Accendete il forno e portatelo alla temperatura di 190°. Infornate la pirofila su un ripiano piuttosto alto e cuocete per circa 20 minuti, controllando che la superficie sia dorata. Quando sarà pronta, estraete la melanzana dal forno e trasferitela su un piatto da portata. Servite e gustate.

Buonissina da sfogliare. Un modo diverso per apprezzare la verdura e per accostarla alla frutta. A della splendida frutta. LA MELA!!!!!

Per concludere la bella novella..... anche nella famiglia di Fio questo piatto ha avuto successo!!! E io mi sento doppiamente vincente ^_^


Con questa ricetta partecipo al contest de La Taverna degli Arna
La ricetta farà parte della categoria degli antipasti


mercoledì 3 dicembre 2014

Bombette di biete e patate con cuore filante: la verdura a prova del più scettico dei palati

Quella delle verdure, per me è una sfida senza fine. Ne mangio tante e ogni volta cerco di renderle diverse e irresistibili. Beh, certo non per un capriccio del mio palato, che, confesso, le apprezzerebbe anche crude, ma per dimostrare quanto possano essere versatili e assumere aspetto e forma tanto avvincente da soddisfare anche i palati più ostici. Provate a mettere nel piatto dei vostri bambini una polpetta colorata o create degli spiedini con una versione più piccola di bombetta, vicino ad un calice di prosecco, e offritela al vostro compagno, o magari fatene un antipasto per i vostri ospiti.... e divertitevi a vedere le espressioni sorprese e deliziate. Il segreto sta nel calibrare i sapori e nel renderli sfiziosi, cercando l'ingrediente segreto con cui arricchirli, ma mantenendo il sano principio della genuinità. E lasciatevi andare alla meraviglia.
Avevo a disposizione delle buonissime biete dell'orto di mamma. Le adoro, soprattutto saltate in padella con dei bocconcini di patata, sempre lei, la mitica patata rossa di papà ^_^ Questa volta ho deciso di utilizzare gli stessi ingredienti, ma di dar loro una forma diversa. Sono nate, così, queste bombette. Sono semplici, ma sono pronte ad esplodere di sapore sui vostri palati!!

Ingredienti

100 g di patate rosse pulite
200 g di biete bollite
15 g di burro di arachidi salato
15 g di senape
10 g di crusca d'avena
40 g di Fontal Nazionale
sale rosa dell'Himalaya
noce moscata
farina di riso
latte di avena
pangrattato di riso

Tagliate le patate a tocchetti e fatele bollire in acqua salata, fino a quando saranno morbide. Inserite le biete in un boccale e, quando saranno pronte, trasferitevi anche le patate scolate.
Aggiungete il burro di arachidi e frullate. In questo modo l'amido delle patate creerà un impasto compatto e cremoso. Assaggiate la sapidità ed eventualmente correggete con un po' di sale rosa.
   Aggiungete una bella grattugiata di noce moscata e la crusca d'avena. Amalgamate bene tutto, quindi unite la senape e mescolate ancora, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Fate riposare l'impasto per circa mezz'ora, in modo che si assesti e si armonizzi nei sapori.
Nel frattempo tagliate il Fontal (o qualsiasi altro formaggio filante vi piaccia) in cubetti. Ne serviranno circa 8, ma dipenderà dalla dimensione che vorrete dare alle vostre bombette.
Sistemate su un foglio di carta assorbente della farina di riso e il pangrattato. In una ciotolina versate un po' di latte d'avena (o qualsiasi altro latte vegetale o vaccino).
Inumiditevi le mani. Prendete un po' di impasto di biete e fateci un solco nel centro. Sistemate un dadino di formaggio, quindi richiudete la bombetta. Passatela nella farina di riso, poi nel latte d'avena, quindi nel pangrattato di riso.
Ripetete l'operazione fino a terminare l'impasto, quindi fate riposare le bombette, in frigorifero, per circa mezz'ora.
Scaldate in una padella un cucchiaio di olio evo. Quando sarà caldo sistemate le bombette e fate in modo che vengano irrorate completamente dall'olio.
Lasciatele cuocere a fiamma viva per circa dieci minuti, in modo che si formi una bella crosticina all'esterno e che il ripieno fonda.

A questo punto togliete dal fuoco la padella e servite le bombette.
Gustate calde o tiepide (ma anche fredde, ve lo garantisco!!), questi piccoli concentrati di salute e bontà sapranno stupirvi!

Adatte ad una dieta vegetariana e celiaca, non tolgono la scena al piacere del gusto!


lunedì 1 dicembre 2014

Cucchiaini speziati alla frutta: il concentrato di energia in uno sfizioso e pratico snack

Quando è entrato in casa, la prima volta, sentivo che avrei dovuto trovargli un posto di facile accesso, perché avrebbe vissuto più tempo in attività, piuttosto che a riposo. Effettivamente l'essiccatore è stato rivoluzionario, nella mia cucina. Al di là della possibilità di accostarmi a preparazioni crudiste, mi permette di dare ossigeno alla mia fantasia e farla volare verso orizzonti nuovi. L'idea di una barretta energizzante mi aveva solleticato da tempo, ma non mi sentivo ancora così ispirata. Fu allora che, per un preciso disegno del destino, mi imbattei sulla meravigliosa pagina di Alice e, più nel dettaglio, in queste splendide barrette di frutta speziate. Alice è grande, è una donna meravigliosa. Dolce, delicata, magica. E bravissima. Insomma, quale miglior invito per cedere e provarci?
Proprio in quel periodo, però, il mio essiccatore era in fermento per un piccolo esperimento. Tutto partì dal pensiero di quanta materia buttassi nella raccolta di umido, nel mangiare un semplice frutto. Perché tutto quello spreco? Ecco la risposta: io provo ad essiccare e a fare una farina. Parte la strategia. Il giorno in cui mangio uno o due mandarini, ne sbuccio sei. Due li mangio e quattro li metto in un contenitore, in modo da poterli conservare in frigo. Buccia lavata, che finisce nell'essiccatore per circa 8 ore. Poi le lame fanno il resto e.... ragazzi che meraviglia: questa farina è inebriante, travolgente e magica. Ne vedrete davvero delle belle, perché la fantasia, qui, è solo all'inizio di un lunghissimo percorso. Ad oggi l'ho provata in tre ricette, di cui due dolci e una salata, ma so che ne farò meraviglie. Preparatevi, mi implorerete pietà ^_^
Inizio da qui, dall'unione di una grande ispirazione e una magia. E dal mio grazie speciale per quella splendida creatura che è Alice!

Ingredienti

100 g di prugne secche
40 g di datteri al naturale
25 g di farina di mandarini
40 g di mandorle pelate
25 g di frutti rossi
20 g di pistacchi di Bronte
15 g di semi di sesamo
3 bacche di cardamomo
zenzero in polvere

La farina, eccola, in un'immagine prima e dopo la trasformazione.


Inserite in un boccale le prugne, i datterile mandorle, i semi del cardamomo, i pistacchi, lo zenzero e la farina di mandarini. 
Frullate tutto, fino ad ottenere un impasto appiccicoso, ma compatto.
A questo punto unite i semi di sesamo e i frutti rossi e mescolate fino a incorporarli perfettamente.
Aiutandovi con le mani umide, prelevate poco impasto alla volta e stendetelo dandogli la forma preferita. Potrete fare delle semplici gallette, io ho utilizzato lo stampo in silicone a forma di cucchiaini.
Una volta che avrete dato forma all'impasto, trasferite tutto sui ripiani dell'essiccatore. Se non lo aveste potrete passare tutto in forno alla temperatura minima e lasciare per circa 8 ore.
Impostate la temperatura a 45° e lasciate essiccare per 8 ore.
Quando saranno pronte raccoglietele e conservatele in un barattolo di vetro o in una scatola di latta.

Tenetele a portata di mano per snack spezzafame o per darvi carica prima di un allenamento. Si conservano per molti giorni e non temodo cali di sapore o alterazioni di alcun genere.
Sono dolci, avvolgenti e tremendamente golosi!!!!!

Un'occasione da non lasciarsi sfuggire per coccolarsi con coscienza..... e sfizio! ^_^